
I progressi legislativi in Italia per combattere la violenza di genere
Nel corso degli anni, l’Italia ha adottato misure significative per combattere la violenza domestica e di genere, attraverso leggi volte a proteggere le vittime, punire i responsabili e sensibilizzare la società.
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1996: Misure di protezione per le vittime
La legge italiana del 15 febbraio 1996 ha rappresentato un primo passo importante nella lotta contro la violenza domestica. Questa legge ha introdotto ordini di protezione d’urgenza, permettendo alle vittime di ottenere rapidamente misure giudiziarie per proteggersi dagli aggressori. Tra queste misure vi è l’allontanamento dell’aggressore dal domicilio coniugale, aumentando la sicurezza immediata delle vittime. Inoltre, sono stati istituiti servizi di supporto, come l’accesso a centri specializzati e l’assistenza legale.
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2006: Una definizione ampliata di violenza domestica
Con la legge n° 219 del 2006, l’Italia ha ampliato la definizione di violenza domestica includendo le forme di violenza psicologica ed economica, riconoscendo che la violenza non si limita solo agli abusi fisici. Questa legge ha anche inasprito le pene per gli autori di violenza. Ad esempio, sono state previste sanzioni più severe per atti ripetuti o compiuti davanti ai minori. Il riconoscimento delle diverse forme di violenza ha rappresentato un punto di svolta nell’assistenza alle vittime e nella punizione degli aggressori.
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2019: La legge n° 69/2019, nota come "Codice Rosso"
La legge n° 69/2019, conosciuta come Codice Rosso, è stata introdotta per rafforzare ulteriormente la protezione delle vittime di violenza domestica e di genere. Essa prevede:
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Sanzioni più severe per gli autori di violenza.
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Tempi più rapidi per l’avvio delle indagini giudiziarie, per evitare ritardi negli interventi.
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Nuovi reati penali, come il revenge porn (diffusione non consensuale di contenuti sessuali) e le violenze legate alla manipolazione psicologica.
Questa legge sottolinea l’urgenza di interventi giudiziari e di polizia, istituendo un trattamento prioritario per i casi di violenza.
2022: La legge n° 53 per una migliore raccolta dati
La legge n° 53 del 5 maggio 2022 si concentra sulla violenza di genere, in particolare sulla raccolta e analisi dei dati relativi alle violenze contro le donne. Questa misura mira a:
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Migliorare la comprensione dell’entità e delle caratteristiche delle violenze contro le donne.
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Sviluppare politiche pubbliche più efficaci basate su dati affidabili.
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Sensibilizzare il pubblico e le istituzioni sull’impatto della violenza di genere.
Grazie a un approccio statistico e preventivo, questa legge contribuisce a una gestione più efficace della lotta contro la violenza in Italia.
2023: La legge n° 168 e la creazione di tribunali specializzati
La legge n° 168 del 24 novembre 2023 ha introdotto una riforma importante con la creazione di tribunali specializzati nei crimini di genere. Questi tribunali sono progettati per:
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Occuparsi specificamente dei casi di violenza contro le donne, comprese le violenze sessuali, psicologiche ed economiche.
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Garantire una giustizia più efficace, con magistrati formati sulle questioni di genere.
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Offrire un ambiente più sensibile e adatto alle esigenze delle vittime.
Questa iniziativa risponde a una crescente richiesta di migliorare l’assistenza alle vittime nel sistema giudiziario, rafforzando al contempo la repressione dei reati di genere.